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Prospettive 2021: non sta andando tutto bene...

Prospettive 2021: non sta andando tutto bene...

Pochi giorni fa avevamo manifestato la preoccupazione che gli eventi 2021, nonostante fossero stati posizionati durante i mesi estivi, potessero venire nuovamente cancellati, vuoi per una recrudescenza della pandemia, vuoi per lo sfinimento delle aziende, fiaccate da oltre un anno di contrazione dei consumi.

Come spesso ci accade siamo stati buoni profeti. 

Di sventura, nostro malgrado.

Del resto era evidente: questo nuovo lock down, a un anno di distanza dal primo, quando ci stavamo affacciando alla bella stagione e iniziavamo a vedere la fine del tunnel, è stato la mazzata finale.

Il 2021 sarà il secondo anno consecutivo senza Vinitaly.

In città qualcuno se ne rallegra, inconsapevole del fatto che sia ormai l'unica vetrina di rilievo internazionale per la nostra città, l'unico modo per elevare Verona al di fuori dei triti luoghi comuni di "città di Giulietta" o "città dell'Arena" e proiettarla su un palcoscenico economico e sociale dinamico (e danaroso).

Rimaniamo (momentaneamente) ancorati alla (flebile) speranza che i concerti di musica leggera e l'Opera Lirica si potranno svolgere regolarmente, ovvero con i consueti flussi di pubblico, senza limitazioni, distanziamenti e altre complicazioni che scoraggino le persone. 

Nel frattempo sarebbe bene che il resuscitato Ministero del Turismo pensasse a come incentivare il turismo domestico (niente più bonus vacanze, vi prego!) e contemporaneamente scoraggiare gli italiani a fuggire all'estero, come l'estate scorsa.

Senza dimenticare che turismo estivo non vuol dire solo turismo balneare. Al mare l'estate scorsa si sono salvati, registrando anzi l'Agosto più ricco di sempre. Le città d'arte, al contrario, senza grandi eventi e senza concreti incentivi al turismo, non si possono sostenere.

 

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