La basilica è il più rilevante monumento gotico di Verona. I Domenicani ne iniziarono la costruzione nel 1290, sull’area di un complesso ariano voluto da Teodorico e dedicato già alla santa. Ultimata nel XV sec., fu restaurata nel 1878-81.
A sinistra della facciata si trova il trecentesco ex convento dei Domenicani, in cotto e pietra. Sull’ingresso di questo complesso si trova l’arca di Castelbarco in stile gotico, del Maestro di S. Anastasia (prima metà del ‘300), con baldacchino ad archi trilobati. Accanto al convento c’è la chiesetta di S. Giorgetto, graziosa costruzione in cotto fondata nel 1283 (all’interno sono conservati dipinti del XIV sec. di Turone, Giovanni Maria Falconetto e Giovanni Badile, ma la chiesa è generalmente chiusa al pubblico). Sul retro della basilica si erge lo slanciato abside in stile gotico, sovrastato dal campanile del ‘400.
L’imponente facciata non è completa: il rivestimento in mattoni è stato realizzato solo sulla parte inferiore. Sulla facciata si apre lo splendido portale gemino in marmi policromi del XIV sec., ornato da pitture e sculture. Nelle lunette ci sono affreschi della prima metà del ‘400; sull’architrave sono scolpite in stile romanico, storie di Gesù, di S. Anastasia e di S. Caterina, mentre sulla colonnina è scolpita una Madonna del XV sec. La colonna centrale presenta 3 altorilievi di santi, sovrastati da sole e luna. Ai lati del portale ci sono fregi marmorei con putti e motivi vegetali, della prima metà del XVI sec.
L’interno della chiesa è a croce latina ed è diviso in 3 navate separate da grandi colonne di marmo bianco con capitelli gotici a motivi vegetali. Le volte delle navate sono decorate con motivi vegetali e santi, del periodo tardogotico e rinascimentale. Il pavimento in marmi rossi, bianchi e neri è ancora quello realizzato nel 1462 da Pietro da Porlezza. Alle prime due colonne della navata centrale sono appoggiate le celebri acquasantiere dei gobbi (opere del XVI sec.). Le navate laterali presentano una fila continua di grandi altari, ornati da pale, affreschi e sculture del XIV, XV e XVI sec. (meno frequenti le opere del XVII e XVIII sec.). Sono presenti: Giovanni Maria Falconetto, Liberale da Verona, Francesco Caroto, Bartolomeo e Nicolò Giolfino, Maestro di S. Anastasia, Giovanni Badile, Paolo Farinati, Francesco Morone, Felice Brusasorci, Lorenzo Veneziano, Alessandro Turchi (l’Orbetto), Marcantonio Bassetti, Pietro Rotari e Orazio Marinali. Fra le numerosissime opere, da segnalare: l’altare Fregoso (1560 circa) di Michele Sanmicheli per l’architettura e Danese Cattaneo per la decorazione scultorea; l’altare di S. Tommaso d’Aquino (1488-1502), ornato da una pala di Girolamo dai Libri (Madonna in trono col Bambino e santi); la cappella Cavalli, con numerosi affreschi del XIV sec., tra cui un grande affresco dell’Altichiero (la più importante opera di questo artista rimasta a Verona), la cappella Pellegrini, decorata da altorilievi di terracotta raffiguranti scene della vita di Gesù, di Michele da Firenze; nel presbiterio, il monumento Seregno (1425 circa) attribuito a Nanni di Bartolo per la decorazione scultorea e a Michele Giambono per gli affreschi.
Ma l’opera più importante conservata nella basilica è il famoso e spettacolare affresco staccato S. Giorgio libera la principessa dal drago, capolavoro di Pisanello e massima espressione del gotico internazionale veronese.
L’ingresso per visite turistiche è a pagamento. È possibile acquistare il biglietto per la visita alla singola chiesa o un biglietto cumulativo per le cinque chiese di S. Zeno Maggiore, S. Anastasia, S. Lorenzo, S. Fermo Maggiore e il Duomo (Cattedrale di S. Maria Matricolare).
Orari di visita: feriali ore 10-18; festivi ore 13-18
(le visite sono sospese durante le funzioni religiose).
Per informazioni e prenotazione visite guidate
ASSOCIAZIONE "CHIESE VIVE"
Corte S. Elena - Piazza Duomo 35
Tel./Fax 045.592813